Relatore
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Miavaldi Matteo
Giornalista, collabora con Chora Media e Il Manifesto. È autore del saggio I due Marò. Tutto quello che non vi hanno detto (Alegre, 2013) e coautore con Simone Pieranni del podcast Altri Orienti. Ha vissuto in India ed è stato caporedattore per il giornale online China Files, specializzato in notizie dal continente asiatico. Si è occupato di questioni relative a minoranze religiose ed etniche nel Sud Est asiatico, nonché di gruppi vulnerabili, in particolare donne e migranti.
Orient express – SAMJHAUTA EXPRESS
10 aprile ore 18:00
Secondo incontro del viaggio in quattro tappe attraverso ferrovie famose e linee dimenticate, treni ad alta velocità e treni locali che fermano in tutte le stazioni, alla scoperta delle storie e delle geografie di aree affascinanti e complesse: i Balcani, l’India, il Medio Oriente e la Cina.
INGRESSO LIBERO
Gli incontri si svolgeranno alle ore 18:00 presso Edoné, via Agostino Gemelli 17, Bergamo.
Dopo la prima puntata a tema Balcani, prosegue la rassegna dedicata alla lettura degli eventi geopolitici mondiali attraverso le infrastrutture ferroviarie. Un percorso che attraversa linee ad alte velocità, ferrovie dimenticate, conflitti e geografie affascinanti per cercare di raccontare i territori con un approccio differente, fatto di storie, persone e viaggi.
In questo secondo incontro parleremo del conflitto infinito tra Pakistan e India e delle possibili vie di pace attraverso la storia del Samjhauta Express, il treno della pace che dal 1976 attraversa due volte la settimana il confine dei due stati. Una storia fatta di tentativi di dialogo, ma anche di violenze ed interruzioni, su quello che oggi è probabilmente il più breve tratto ferroviario al mondo.
Di questo discuteremo con Matteo Miavaldi, giornalista ed esperto di India e Asia.
Matteo Miavaldi, giornalista, collabora con Chora Media e Il Manifesto. È autore del saggio I due Marò. Tutto quello che non vi hanno detto (Alegre, 2013) e coautore con Simone Pieranni del podcast Altri Orienti. Ha vissuto in India ed è stato caporedattore per il giornale online China Files, specializzato in notizie dal continente asiatico. Si è occupato di questioni relative a minoranze religiose ed etniche nel Sud Est asiatico, nonché di gruppi vulnerabili, in particolare donne e migranti.
IL PERCORSO
Dopo il ciclo The River dello scorso anno, la Fondazione Serughetti La Porta propone un nuovo itinerario in quattro tappe per comprendere le trasformazioni politiche e storiche attraverso una prospettiva diversa dal solito.
Le ferrovie sono da sempre delle infrastrutture essenziali: permettono gli spostamenti di persone, merci e idee, collegano stati e regioni, contribuiscono allo sviluppo. Sui tracciati ferroviari si sono anche mosse dinamiche coloniali e di potere, la modernizzazione dei sistemi economici e la costruzione degli stati nazionali. Queste infrastrutture possono perciò fungere da chiave di lettura per cercare di capire meglio gli avvenimenti di luoghi che appaiono lontani e quasi esotici, ma sono comunque strettamente connessi alla storia e all’economia globale.
I viaggi lungo le ferrovie, tanto quelle più marginali e dimenticate quanto quelle dotate di un’aura quasi mitica, sono l’espediente narrativo che ci aiuterà a comprendere le trasformazioni politiche leggendole nella geografia e nella storia. Tanto negli ultimi due secoli quanto nei nostri giorni, i progetti di sviluppo delle reti ferroviarie offrono illuminanti spunti di analisi dei processi storici di lunga durata e delle grandi transizioni sociali. Lungo i binari delle ferrovie potremo vedere sia reti e opportunità di comunicazione, integrazione e cooperazione sia marginalità, tensioni e conflitti.
Lungo il percorso risaltano le popolazioni locali, che sono protagoniste e non solo fugaci figuranti delle narrazioni di viaggio.
Ci guidano nel viaggio figure autorevoli di persone esperte delle aree visitate in ogni tappa.