La legge istitutiva del Giorno della memoria è del 2000, sono passati più di vent’anni e noi abbiamo imparato, dopo i primi anni di grande enfasi, che era necessario trovare una misura della memoria, abbassare la retorica, la ripetitività e dare spazio a una memoria che si facesse presente
Mano a mano che il tempo passa e la voce dei testimoni si fa più rara, più incerta e sceglie il silenzio, man mano che il tempo passa e ci allontaniamo dagli eventi, ci siamo convinti che sia necessario fare in modo che la memoria della shoah sia sottratta ai processi di spettacolarizzazione, di retorica, di monumentalizzazione e che occorra riappropriarsi della memoria della Shoah come memoria nostra, che ci riguarda personalmente, uno per uno, e che dobbiamo farla entrare dentro di noi come vaccino di democrazia.
Abbiamo scelto di leggere le parole dei testimoni perché, come afferma Maria Cristina Bartolomei, non è lecito parlare della Shoah se non ponendosi spiritualmente e moralmente in presenza delle vittime.
Le risorse dall’archivio della Porta
Il libro “attraverso queste mie parole” Leggere il Giorno della Memoria, a cura di Gabriella Cremaschi, editrice Morcelliana, 2019 presenta sei percorsi di letture commentati e organizzati.
Quaderni
- Il racconto della deportazione nella letteratura e nel cinema (I quaderni della porta 73, 1999)
- I volti della Memoria (I quaderni della porta 70, 1998)
Disponibili gratuitamente
QUI per richieste
Video delle letture pubbliche
- Il video delle letture per il Giorno della Memoria 2022
“So soltanto che devo parlare” Le parole delle donne
- Il video delle letture per il Giorno della Memoria 2021
Parole e Luoghi Leggere il Giorno della Memoria nelle strade della città
- Il video delle letture per il Giorno della Memoria 2019
Il Diario di Anne Frank e altre pagine. Bambini e bambine nella Shoah