Il conflitto in Medio Oriente un anno dopo

Alcuni contributi per approfondire L’accelerazione angosciante che il conflitto in Medio Oriente ha subito in queste settimane, a cavallo del primo anniversario del 7 ottobre, ci spinge a cercare voci che aiutino la comprensione e che ci orientino. Non abbiamo nessuna possibilità di essere tempestivi ed esaustivi, possiamo solo condividere con voi alcuni suggerimenti di … Leggi tutto

2024

Corso di storia 2024
Il caso Italia è il titolo del primo ciclo: un percorso con focus sulla storia dell’Italia dal ‘45 a oggi mentre nel 2025; nel secondo ciclo affronteremo temi chiave suggeriti dall’allargamento dello sguardo ad altri mondi che pongono questioni diverse (o diversamente declinate) da quelle “usuali” nei movimenti delle donne occidentali.

Secondo semestre ’24

IUS PRO-MEMORIA
Prosegue in autunno il percorso di riflessione Quando diritto, storia e società si incontrano, organizzato dalla Fondazione Serughetti – Centro studi e documentazione La Porta e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Bergamo, nel quadro delle attività universitarie di Public Engagement.

FUTURI POSSIBILI

FUTURI POSSIBILI: sperare tra visione e realtà
Speranza e futuro sembrano parole ormai inservibili, semplici invocazioni o ingenue aspirazioni, depotenziate dal dissolversi di promesse ultraterrene e progetti mondani.

2023

Corso di storia 2023
La seconda annualità del corso di aggiornamento di storia del Novecento sul tema Conflitti e guerre avrà luogo nei mesi di novembre e dicembre 2023 con la prosecuzione del ciclo di lezioni coordinate dal prof. Luca Baldissara dell’Università di Bologna.  

2022

CORSO DI STORIA 2022
Dalla fine del secondo conflitto mondiale, durante quelli che comunemente sono definiti 70 anni di “pace”, nel mondo si sono susseguiti centinaia di conflitti armati.
Eppure, il 24 febbraio 2022 l’aggressione all’Ucraina da parte della Russia, che ha condotto a precipitare una crisi già aperta da tempo, ci ha colto impreparati e ha riportato con violenza alle nostre coscienze la presenza della guerra in Europa, favorendo il ritorno di un linguaggio bellicista che si riteneva ormai consegnato al passato.