Sperare tra visione e realtà
→ INTRODUZIONE AL PERCORSO
Speranza e futuro sembrano parole ormai inservibili, semplici invocazioni o ingenue aspirazioni, depotenziate dal dissolversi di promesse ultraterrene e progetti mondani. Ci sentiamo orfane e orfani di soggetti, pratiche, luoghi, tempi che possano dare corpo ai nostri ideali di futuri individuali e collettivi migliori.
Perciò può sembrare un azzardo la proposta di questo percorso di riflessione e confronto: abbiamo deciso di scommettere su una speranza che non rappresenti l’antidoto all’imprevedibilità che ci inquieta, ma sia lo stimolo per visioni e volontà che producano esperienze non rassegnate, non prosciugate dallo stato di cose presenti.
Per fare ciò abbiamo bisogno di diversi strumenti e linguaggi: dalla ricerca sociale e politica a quella filosofica e teologica, arte visiva, poesia, cinema, musica. Perché l’intrecciarsi di idee, storie, parole, immagini, suoni possano aiutarci a vedere con altri occhi e a costruire futuri possibili.
→ PROGRAMMA
20 settembre 17:30 Fondazione Serughetti La Porta
Futuri testardi: un posto per la speranza nello spazio pubblico
Riflessioni e pratiche per la ricerca sociale
Vincenza Pellegrino, docente di sociologia Università di Parma
11 ottobre 17:30 Fondazione Serughetti La Porta
“Vedo un ramo di mandorlo”. Una storia senza speranza è irraccontabile.
Una riflessione tra filosofia, teologia e scritture
Lucia Vantini, docente di filosofia della religione ISSR di Verona
18 ottobre 21:00 Cineteatro Qoelet
La speranza è l’ultima a fallire: prove di volo per i tempi a venire
Un percorso nell’arte
Giovanna Brambilla, storica dell’arte
Incontro in collaborazione con la rassegna Lontano Presente dell’Associazione le Piane
25 ottobre 17:30 Fondazione Serughetti La Porta
Nel verso della speranza. Parliamo insieme di poesia
Gabrio Vitali incontra il poeta Giancarlo Sissa
Incontro in collaborazione con ABITARE LA POESIA. Progetto di educazione alla scrittura poetica
11 novembre 17:30 Fondazione Serughetti La Porta
Pratiche di resistenza nella vita quotidiana
Tarcisio Plebani, insegnante
Sperare nonostante – rassegna di film ore 21:00 Cineteatro Qoelet
Tre film per raccontare storie e relazioni che hanno saputo superare i muri che chiudono gli orizzonti di un futuro migliore
- 8 novembre, The Old Oak di Ken Loach (2023)
- 15 novembre, Tàtami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi (2023)
- 22 novembre, Terra e polvere di Li Ruijun (2023)
29 novembre ore 21:00 Chiesa valdese viale Roma. Bergamo
Terra Matria: speranza e desiderio per una comunità accogliente
Parole e musica con il cantautore Alessandro Sipolo e la violoncellista Daniela Savoldi
Progetto organizzato e promosso da Fondazione Serughetti La Porta, Centro Culturale Protestante, Chiesa evangelica valdese, Parrocchia di Longuelo, Parrocchia di Redona, Associazione Le Piane, Teatro Qoelet, Comunità di San Fermo.
→ GLI INCONTRI
→ PRIMO INCONTRO – 20 SETTEMBRE 17:30
Fondazione Serughetti La Porta
Futuri testardi: un posto per la speranza nello spazio pubblico
Riflessioni e pratiche per la ricerca sociale
Vincenza Pellegrino, docente di sociologia Università di Parma
Vincenza Pellegrino è professoressa ordinaria in sociologia dei processi culturali presso l’Università di Parma, dove è Delegata del Rettore per il Polo Universitario Penitenziario e coordina la Clinica giuridico-sociologica “Migrazioni e Frontiere”. I suoi principali interessi di ricerca sono: global studies in chiave critica post-coloniale e decoloniale; l’evoluzione dello stato sociale in chiave partecipativa; gli immaginari sociali rispetto al futuro come prodotto culturale.
Pubblicazioni recenti:
Futuri possibili. Il domani per le scienze sociali di oggi, ombre corte, 2019
Futuri testardi. La ricerca sociale per l’elaborazione del “dopo-sviluppo”, ombre corte, 2020
Margini di convivenza. Progetti culturali di coesione sociale, Giangiacomo Feltrinelli, 2023 (con Carlo Andorlini e Teresa Pedretti)
Il welfare pubblico partecipativo. Pratiche di riflessività collettiva sulle trasformazioni dello Stato sociale, Franco Angeli, 2024 (con Giulia Rodeschini)
→ VIDEO DEL PRIMO INCONTRO
→ SECONDO INCONTRO – 11 OTTOBRE 17:30
Fondazione Serughetti La Porta
“Vedo un ramo di mandorlo”. Una storia senza speranza è irraccontabile.
Una riflessione tra filosofia, teologia e scritture
Lucia Vantini, docente di filosofia della religione ISSR di Verona
Il percorso Futuri possibili: sperare tra visioni e realtà prosegue proponendo una riflessione sulle forme che la speranza assume nella riflessione teologica e filosofica.
Come ci ricorda la filosofa Maria Zambrano: “All’essere umano non basta vivere, egli vive per davvero solo per il tempo in cui vive una storia, individuale o collettiva, che mostri di avere un senso. È in funzione della speranza che viene colto il senso della storia […] ciò che la storia ha di promessa che a dispetto di ogni vicissitudine si va compiendo è ciò che le conferisce il suo carattere di storia umana, ciò che consente che sia raccontata. Una storia senza speranza è irraccontabile.”
Il mandorlo è un albero che vigila perché comincia a fiorire prima di tutti gli altri alberi, fin da gennaio. Ed è proprio un ramo di mandorlo (shaqed) che il profeta Geremia vede, quale potente immagine del fatto che Dio vigila (shaqad) sulla Sua parola. Lucia Vantini ci guiderà in una riflessione su come le storie custodiscano una qualche forma di speranza faticosamente consegnata alle parole. Si può ben dire che finché c’è storia c’è speranza.
Lucia Vantini ha conseguito il dottorato in filosofia e in teologia. È docente di filosofia della religione presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Verona. Si occupa di teologia in una prospettiva di genere e dal 2021 è presidente del Coordinamento delle teologhe italiane (CTI). Svolge attività di ricerca sul pensiero della differenza all’interno della comunità filosofica Diotima.
Pubblicazioni recenti:
«Smaschilizzare la Chiesa»? Confronto critico sui «Principi» di H.U. Von Balthasar (con Luca Castiglioni e Linda Pocher), Paolone, Milano 2024
Educazione, ITL, Milano 2022
Il segreto dell’alba. Storie e parole di rinascita, Nerbini, Firenze 2020
La fenomenologia nella settima stanza. Gerda Walther ed Edith Stein, QuiEdit, Verona 2019
Il Sé esposto. Teologia e neuroscienze in chiave fenomenologica, Cittadella, Assisi 2017
Genere, Messaggero, Padova 2015
L’ateismo mistico di Julia Kristeva, Mimesis, Milano 2014
La luce della perla. Maria Zambrano tra filosofia e teologia, Effatà, Torino 2008
→ TERZO INCONTRO – 18 OTTOBRE 21:00
Cineteatro Qoelet
La speranza è l’ultima a fallire: prove di volo per i tempi a venire
Un percorso nell’arte con Giovanna Brambilla
Il terzo incontro del percorso Futuri possibili: sperare tra visioni e realtà propone una riflessione attraverso le immagini condotta da Giovanna Brambilla, storica dell’arte.
Se la speranza è la passione del possibile, è la ricerca del senso della vita, come l’arte ha provato a dare corpo a questo pensiero? Partendo dalla sua raffigurazione allegorica ci si immergerà poi nel XX e nel XXI secolo per raccontare opere che hanno dato corpo alla speranza non solo come passione individuale, ma anche come un dovere verso l’altro, in una dimensione aperta alla collettività, nell’orizzonte della vita, come antidoto all’isolamento, argine al conflitto, cura nelle difficoltà, fino ad arrivare, per usare le parole di san Paolo, alla “speranza contro ogni speranza”.
L’incontro, che si svolgerà presso il Cineteatro Qoelet, interseca il programma del ciclo Lontano Presente curato da diverse associazioni.
Giovanna Brambilla, storica dell’arte, esperta in educazione al patrimonio culturale, lavora con particolare cura sulle tematiche dell’accessibilità nei musei e sulla relazione con i visitatori, con il pubblico potenziale e il non pubblico. Socia ICOM, membro della Knowledge community del Cultural Welfare Centre di Torino, è curatrice di progetti che vedono l’arte al centro di percorsi di welfare culturale, opera attualmente come libera professionista e collabora con la Direzione regionale Musei Nazionali Lombardia.
È docente del Master Executive Cultura & Salute 2023 della Cultural Welfare Center School, del Master “Economia e Management dei Beni Culturali”, della Business School de Il Sole24Ore e del Master “Servizi Educativi per il patrimonio artistico, dei musei storici e di arti visive”, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
All’interno dei suoi interessi di ricerca si dedica all’interpretazione e alla lettura delle immagini come sintesi rivelatrice degli intrecci tra arte e società, l’inferno contemporaneo, la vita e il lutto sono stati oggetto di pubblicazioni negli ultimi anni, mentre è di prossima uscita, per Vita e Pensiero, un libro sulla giustizia letta attraverso venti opere d’arte.
Una selezione delle pubblicazioni:
Inferni, Bologna, EDB, 2020
Soggetti smarriti. Il museo alla prova del visitatore, 2021, Milano, Editrice Bibliografica/Geografie Culturali, Vincitore premio Silvia Dell’Orso
Mettere al Mondo il Mondo. Immagini per una rinascita, 2021, Milano, Vita & Pensiero
Aldiqua. Immagini per chi resta, 2023, Bergamo, Lubrina Bramani Editore
→ QUARTO INCONTRO – 25 OTTOBRE 17:30
Fondazione Serughetti La Porta
Nel verso della speranza. Parliamo insieme di poesia.
Gabrio Vitali incontra il poeta Giancarlo Sissa
La speranza ha un verso, una direzione, un orizzonte futuro a cui guardare?
Quali versi, parole, scritture possono offrire ospitalità alla speranza, fornirla di casa e corpo? Nel nostro aggirarci, prudenti o in affanno, tra visioni incerte e frammentate e un “accadere della realtà” che ci coglie impreparate e impreparati, può nascere un “tempo che ci costringe ad ascoltare e a imparare”?
Nel quarto appuntamento del ciclo Futuri possibili: sperare tra visioni e realtà incontriamo Gabrio Vitali e Giancarlo Sissa per ascoltare e parlare di poesia e di come essa possa diventare laboratorio di nuove- antiche domande.
Incontro in collaborazione con ABITARE LA POESIA
Giancarlo Sissa è nato a Mantova e vive a Bologna. Poeta e traduttore, lavora come Educatore Professionale, svolge attività di formazione e coordinamento nei servizi, conduce laboratori di scrittura e collabora con il Teatro delle Ariette.
Come poeta ha pubblicato nel 1997 Laureola (Book Editore) con postfazione di Alberto Bertoni, nel 1998 Prima della tac e altre poesie (Marcos y Marcos) con prefazione di Giovanni Giudici, nel 2002, Il mestiere dell’educatore (Book Editore) con postfazione di Alberto Bertoni, nel 2004 Manuale d’insonnia (Aragno) con postfazione di Roberto Galaverni, nel 2008 Il bambino perfetto (Manni) con postfazione di Antonio Prete, nel 2015 Autoritratto (poesie 1990-2015) (italic/pequod) con postfazione di Alberto Bertoni e Persona minore (qudulibri), nel 2020 Archivio del Padre (MC edizioni) con prefazione di Pasquale Di Palmo, nel 2023 Tamen (Moretti&Vitali editori), con prefazione di Pasquale Di Palmo. Nel 2004 ha ideato e curato il volume Poesia a Bologna (Gallo et Calzati Editori).
Ѐ presente in diverse antologie fra cui: Il pensiero dominante, poesia italiana 1970-2000 (Garzanti, 2001), Le parole esposte, fotostoria della poesia italiana del Novecento (Crocetti, 2002), Parole di passo, trentatré poeti per il terzo millennio (Nino Aragno, 2004), Trent’anni di Novecento (Book Editore, 2005), Calpestare l’oblio (Argo, 2010), I volti delle parole (Fondazione Tito Balestra onlus, fotografie di Daniele Ferroni, prefazione di Sebastiano Vassalli, 2014), Sulla scia dei piovaschi – poeti italiani tra due millenni (Archinto, 2016), Sospeso respiro – Poesia di pandemia (Moretti & Vitali, 2020) a cura di Gabrio Vitali, Distanze obliterate – Generazioni di poesie sulla rete (puntoacapo Editore, 2021).
Gabrio Vitali è nato e abita a Bergamo. Ha condotto studi di Antropologia culturale e di Filosofia del linguaggio presso l’Università La Sapienza di Roma, dove si è laureato. Docente di Letteratura italiana e di Filosofia e Storia a Bergamo e a Bratislava, co-fondatore della Moretti&Vitali editori, per quasi un trentennio ha organizzato, per varie istituzioni culturali pubbliche e private, rassegne, convegni, laboratori, premi, manifestazioni e percorsi editoriali dedicati alla poesia e all’opera letteraria. Sul canale Youtube di Psychiatry on line, ha recentemente condotto gli incontri della rassegna La bottega del poeta. Ora coordina la rubrica di critica poetica Perché Poesia sul sito on line della rivista Ytali.com.
Fra i suoi libri nelle edizioni Moretti&Vitali segnaliamo: Tessiture-viaggi dentro antiche storie (1994); Odissei senza nòstos (2019); Sospeso respiro. Poesia di pandemia (2020) e il recentissimo Poesia che fa civiltà (2024).
→ QUINTO INCONTRO – 11 NOVEMBRE ORE 17:30
Fondazione Serughetti La Porta
Pratiche di resistenza nella vita quotidiana
con Tarcisio Plebani
Proseguiamo il percorso Futuri possibili: sperare tra visioni e realtà invitandovi all’incontro con Tarcisio Plebani, che ci parlerà di pratiche di resistenza nella vita quotidiana, e a un ciclo di film che abbiamo intitolato Sperare nonostante.
Abbiamo bisogno di nutrire la speranza di immagini, storie, gesti. Abbiamo bisogno di scoprire intorno a noi esperienze che forzino la realtà quando sembra impossibilitata ad aprirsi al futuro.
Non esperienze eroiche e mitizzate, ma pratiche quotidiane, pensieri condivisi, scelte individuali e collettive divergenti rispetto ai rapporti sociali dominanti, scelte che resistano alla tentazione di adattarsi passivamente al presente e ci facciano intravedere possibilità di più ampio respiro.
Tarcisio Plebani, laureato in scienze politiche con indirizzo sociologico, è attivo in ambito sociale come volontario in diverse associazioni (ACLI, Libera, movimenti per la pace); nelle ACLI ha ricoperto incarichi professionali e responsabilità politiche; ha svolto attività di coordinamento educativo e gestionale in cooperative sociali nel settore della disabilità. L’ambito in cui ha concentrato maggiormente la passione per la ricerca di tracce di cambiamento è l’insegnamento nei licei (sociologia e psicologia, diritto ed economia). Ha collaborato con l’Università di Bergamo.
Pubblicazioni
Riguardo all’handicap (con DamianoPrevitali), Junior, 1995
La trama e l’intreccio. Percorsi dell’identità giovanile nella post-modernità, Junior, 2003
Segni di futuro (a cura di), Franco Angeli, 2008
Di prossima pubblicazione Pratiche di resistenza nella vita quotidiana, Guerini e Associati, 2024
→ SPERARE NONOSTANTE – 8, 15, 22 NOVEMBRE ORE 21:00
Cineteatro Qoelet
- 8 novembre, The Old Oak di Ken Loach (2023)
- 15 novembre, Tàtami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi (2023)
- 22 novembre, Terra e polvere di Li Ruijun (2023)